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Restauro conservativo Umberto Dei A2 anno 1929




Pedali a centro intero marchiati V.DEI


Mozzo posteriore con oliatore

Particolare della sella in cuoio marchiata Umberto Dei


Filetti originali su parafango anteriore e testa della forcella cromata 



Oliatore movimento centrale

Filettatura rossa e costina nera ancora visibile sul cerchio anteriore Beretta Milano











Qualche dettaglio della A2


Guarnitura nichelata marchiata U.Dei a 40 denti

Calotta del movimento centrale (lato carter) marchiata DEI A2
due sigle: 4U e 5U sul rinforzo del carter




Oliatore del movimento centrale marchiato "Abingdon Works Ltd."
the "Abingdon Works Company"

the "Abingdon Works Company"



The Villiers. Dai pedali alle ruote libere

Condividiamo qualche particolare in più sulla nuova arrivata A2 .
Entrando più nel dettaglio e iniziando a smonatre i vari pezzi abbiamo sempre di più la conferma che il mezzo è originale fino all'ultima vite.
Ruota libera The Villiers - Model de Luxe.


Nel 1898, John Marston iniziò il progetto di costruzione di un biciclo a pedali che chiamò "The Sunbeam Cob". John godeva di un'ottima reputazione grazie al  lavoro di stagnino che svolgeva da diversi anni e pensava di poter portare la sua esperienza e tradizione, nella costruzione di un mezzo d'eccellenza.
Durante la fase di progettazione si accorse che i pedali disponibili in quell'epoca non erano all'altezza della qualità che aveva immaginato per il suo biciclo, così spedì suo figlio Charles in America alla ricerca di nuove tecnologie e metodi costruttivi che permettessero una maggior qualità, 
Charles trovò quello che cercava nell'azienda "Messrs Pratt and Whitney" nel Connecticut dalla quale comprò i macchinari necessari da spedire in Inghilterra, a Wolverhampton nell'azienda del padre.

Una volta arrivati a destinazione, purtroppo si accorsero che erano troppo grandi per le dimensione dell'attuale azienda, così John decise di comprare la società di ingegneria "E Bullivant", installò i macchinari nella nuova sede e mise il figlio Charles a capo dell'azienda. La sede era in Villiers Street e da qui il nome "The Villiers Company".
Nel giro di poco tempo si arrivò ad una produzione sufficiente a coprire tutte le richieste della "Sunbeam Company" tanto da permettersi di vendere il surplus alle altre aziende. In pochi anni, tutte le migliori biciclette dell'epoca erano dotate di pedali Villiers.
Nel 1902, Charles si accorse della crescita di domanda per la produzione di ruote libere e dopo qualche esperimento di progettazione, ne lanciò sul mercato una propria  spostando definitivamente la produzione dai pedali alle ruote libere.

John Marston 

Umberto Dei modello A2 del 1929

Saremo un po' ripetitivi a BCVintage, ma non potevamo lasciarci sfuggire questo splendido esemplare di A2 del 1929.
Su questo modello abbiamo già detto molto nei vecchi post relativi al modello del 1931 su cui abbiamo eseguito un restauro integrale.

In questo caso invece, la bici si presenta in un ottimo stato di conservazione. Non manca niente ed è tutto coevo e originale tranne le coperture delle ruote e i pattini freno, che per ovvie ragioni, sono stati nel tempo sostituiti.

La bicicletta verrà completamente smontata, pulita, revisionata e infine rimontata per tornare ai vecchi splendori.

Come al solito lasciamo parlare qualche foto...




Restauro completato. Ecco a voi la mia A2

Finalmente eccomi qui a presentarvi il risultato di tanta fatica.
Ci sono alcuni particolari di cui non sono pienamente soddisfatto. Purtroppo ho dovuto utilizzare qualche componente non coevo o originale a causa dell'usura che, dopo 80 anni, aveva compromesso la solidità di alcune parti come le bacchette freni e il dado superiore della serie sterzo.
Nonostante questo, come primo lavoro sono molto soddisfatto.
Spero piaccia anche a voi!!









Decalcomanie: dove attaccarle

Poche parole e molte foto per mostare dove sono posizionate le decalcomanie sulla mia A2.
Da foto di vecchie bici conservate, cataloghi e foto d'epoca ho cercato di ricavare con precisione (spero) la posizione originale delle decals.
Tubo obliquo, canotto sterzo, tubo sella, carter e parafango: in totale 6 decalcomanie considerando anche il piccolo stemmino sul carter in alto a sinistra del padellino.
In origine le decalcomanie erano immagini e scritte applicate a copale direttamente sul telaio. Si trova un esaustivo articolo su come applicare le decals qui. Oggi si preferiscono adesivi o trasferibili a pressione.
Per le decalcomanie (di tipo trasferibile) mi sono rivolto a "La decalcomania" di Desio (MI) che mi ha fornito le decals corrette per modello e anno.
Per applicare i trasferibili è sufficiente rimuovere la pellicola posteriore e posizionare la decal con molta attenzione. Vi raccomando di essere assolutamente precisi e decisi su dove attaccarle perché una volta iniziato non si può più tornare indietro!
Ecco qualche foto




























Dove posizionare le decals


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